Dolore al ginocchio. Cause, trattamenti e ribilitazione a Roma

Dolore al ginocchio e patologie correlate. Come poter tornare a muoversi al meglio con la fisioterapia e l’osteopatia

Il ginocchio è una delle articolazioni più sottoposte a stress del corpo umano, e non a caso è spesso soggetta a disturbi e lesioni che ne compromettono la funzionalità. In questo articolo esploreremo le principali patologie del ginocchio, i sintomi e i fattori di rischio, e spiegheremo come la fisioterapia e l’osteopatia possano contribuire in maniera significativa al recupero e alla prevenzione dei problemi del ginocchio.

Anatomia del Ginocchio: Esploriamo le Strutture Fondamentali

Ossa: L’articolazione del ginocchio si forma principalmente dall’incontro tra tre ossa: il femore (l’osso della coscia), la tibia (l’osso principale della gamba) e la rotula (o patella), una piccola struttura triangolare situata di fronte all’articolazione che aiuta a proteggere le altre strutture e a ottimizzare la forza dei muscoli della coscia durante il movimento. Queste tre ossa si articolano in modo da permettere i movimenti di flessione, estensione e rotazione.

Cartilagine: L’estremità di ciascun osso è rivestita da una cartilagine articolare, resistente che facilita lo scorrimento e riduce l’attrito durante il movimento. Tra il femore e la tibia si trovano i menischi – due strutture cartilaginee a forma di mezzaluna – che funzionano come cuscinetti ammortizzanti, assorbendo gli urti e riducendo la pressione sull’articolazione.

Legamenti: I legamenti del ginocchio sono fondamentali per stabilizzare e mantenere la corretta biomeccanica dell’articolazione. I principali legamenti del ginocchio sono:

  • Legamento Crociato Anteriore (LCA) e Legamento Crociato Posteriore (LCP): Questi legamenti si incrociano all’interno del ginocchio e controllano i movimenti di rotazione, impedendo alla tibia di scivolare eccessivamente in avanti o indietro rispetto al femore.
  • Legamenti Collaterali (Mediale e Laterale): Si trovano sui lati del ginocchio e stabilizzano l’articolazione nei movimenti laterali.

Tendini e Muscoli: I tendini collegano i muscoli alle ossa, consentendo il movimento articolare. Due muscoli principali sono coinvolti nei movimenti del ginocchio, mentre altri gruppi sono comunque funzionali per l’allineamento articolare:

  • Quadricipite Femorale: Situato sulla parte anteriore della coscia, si inserisce nella rotula tramite il tendine del quadricipite, permettendo l’estensione della gamba.
  • Muscoli Ischio-Crurali: Posizionati nella parte posteriore della coscia, favoriscono la flessione del ginocchio.
  • Adduttori: situati nella parte interna della coscia, aiutano a mantenere l’allineamento del ginocchio prevenendo eccessivi movimenti verso l’esterno.
  • Abduttori: localizzati nella parte esterna della coscia, contrastano i movimenti di ginocchio verso l’interno, riducendo il rischio di valgismo.

 

Patologie del Ginocchio: Cause, Sintomi e Trattamenti

Di seguito una panoramica delle principali patologie del ginocchio, ciascuna è stata  descritta attraverso i sintomi, i fattori di rischio e le opzioni terapeutiche.

1) Lesione del Legamento Crociato Anteriore (LCA)

La lesione del legamento crociato anteriore è un danno a uno dei principali legamenti che stabilizzano il ginocchio, fondamentale per mantenere la stabilità

Sintomi: Una lesione al LCA provoca solitamente un dolore improvviso e acuto, accompagnato da una sensazione di “scatto” o “cedimento” del ginocchio. Successivamente, si sviluppa un gonfiore significativo nell’articolazione, spesso entro le prime 24 ore. A causa del gonfiore e dell’instabilità, il ginocchio presenta impotenza funzionale e impossibilità a deambulare. La persona potrebbe sentire il ginocchio instabile, in presenza di un sospetto di lesione è sconsigliato svolgere attività che comportano cambi di direzione o movimenti rotatori ed in generale il carico sul ginocchio.

Fattori di Rischio: Le lesioni al LCA si verificano con maggiore frequenza in sport ad alto impatto come calcio, basket, sci e rugby, dove il ginocchio è soggetto a movimenti bruschi e torsivi. Altri fattori di rischio includono una debolezza muscolare generale, in particolare nei muscoli posteriori della coscia (ischio-crurali) e nel quadricipite. Anche la biomeccanica, come il valgismo del ginocchio o il piede pronato, possono contribuire ad aumentare il rischio di lesione.

Diagnosi: Una diagnosi accurata si basa sull’esame clinico, che include il test di Lachman e il Pivot Shift, insieme a una risonanza magnetica (RM) che conferma il danno al legamento e valuta eventuali lesioni associate, come quelle al menisco.

Trattamento:

  • Medico: Nei casi di lesione completa, soprattutto per gli sportivi, è generalmente indicata la ricostruzione chirurgica del LCA tramite innesto tendineo (di solito da rotuleo o ischio-crurale). Attenzione però che in letteratura è stato dimostrato che il LCA può andare incontro a guarigione spontanea pertanto ad oggi è fortemente consigliato un percorso di riabilitazione prima di sottoporsi eventualmente all’intervento.
  • Fisioterapico: La fisioterapia è fondamentale per il recupero, sia pre-operatorio che post-operatorio. Vengono proposti esercizi per il rinforzo muscolare del quadricipite, degli ischio-crurali e dei glutei, insieme a esercizi di propriocezione per migliorare l’equilibrio e ridurre il rischio di ulteriori lesioni. Sopratutto nelle fasi avanzate è essenziale svolgere esercizi di forza e pliometria per ripristinare completamente la funzionalità
  • Osteopatico: L’approccio osteopatico prevede tecniche di mobilizzazione articolare e manipolazione, che aiutano a ridurre le tensioni intorno all’articolazione migliorando la salute generale.

2) Lesione del Menisco

Le lesioni meniscali interessano i menischi, strutture cartilaginee che fungono da ammortizzatori all’interno del ginocchio è importante ricordare che non sempre le lesioni meniscali sono associate a dolore, pertanto è sempre importante fare una prima visita completa.

Sintomi: Il dolore derivante da una lesione meniscale è generalmente localizzato a livello del lato interno o esterno del ginocchio, a seconda del menisco coinvolto. Altri sintomi possono includere gonfiore, rigidità e difficoltà a estendere completamente il ginocchio. In alcuni casi, frammenti del menisco danneggiato possono rimanere “bloccati” nell’articolazione, causando sensazione di blocco o un clic doloroso durante il movimento.

Fattori di Rischio: La lesione meniscale è comune negli sport che richiedono movimenti di torsione o di rotazione, come il calcio, il basket e il tennis oppure di movimenti esplosivi come calciare un pallone. Anche il processo di invecchiamento rende i menischi più fragili e suscettibili a lesioni, anche in seguito a movimenti banali o sforzi.

Diagnosi: Il test di McMurray, associato a una risonanza magnetica, è spesso utilizzato per individuare la lesione..

Trattamento:

  • Medico: Se la lesione è piccola, si può optare per un approccio conservativo con riposo e farmaci antinfiammatori. Nei casi più gravi o con sintomi persistenti, si può ricorrere a una meniscectomia parziale tramite artroscopia, oppure in alcuni casi specifici ad una sutura meniscale
  • Fisioterapico: Viene usata la mobilizzazione passiva per mantenere la flessibilità articolare e recuperare l’eventuale movimento perso, si procede gradualmente con esercizi di rinforzo per ripristinare la funzionalità muscolare ed infine esercizi pliometrici e propriocettivi per un ripristino della funzionalità totale e per evitare riacutizzazioni.
  • Osteopatico: L’osteopata può adottare tecniche di riequilibrio posturale per ridurre le pressioni sull’articolazione e accelerare il recupero, concentrandosi anche su disfunzioni secondarie nel bacino o nell’anca che possono sovraccaricare il ginocchio.

3) Condropatia Rotulea

La condropatia rotulea è una condizione che colpisce la cartilagine della rotula, portando alla degenerazione e quindi al dolore.

 

Sintomi: La condropatia rotulea si manifesta con un dolore nella parte anteriore del ginocchio, che tende ad accentuarsi durante movimenti come la salita e discesa delle scale, oppure durante attività che richiedono una flessione prolungata come stare seduti a lungo. Può comparire anche un leggero rigonfiamento sulla rima articolare dell’articolazione o una sensazione di “scroscio” durante il movimento.

Fattori di Rischio: Sono principalmente posture scorrette, squilibri muscolari o eccessivi carichi di lavoro che aumentano la pressione sulla cartilagine rotulea. Anche un allineamento non corretto della rotula (disallineamento patellofemorale) può contribuire al sovraccarico e al deterioramento della cartilagine, la causa è quindi spesso da ricercare in un deficit di forza.

Diagnosi: Oltre alla valutazione clinica, una lastra o una risonanza magnetica possono essere utile per osservare lo stato della cartilagine e verificare eventuali danni a strutture adiacenti, è bene ricordare però che ad oggi le immagini non sono la prima linea diagnostica in quanto non direttamente correlate al dolore

Trattamento:

  • Medico: Farmaci antinfiammatori per alleviare il dolore e, nei casi più gravi, infiltrazioni intra-articolari di acido ialuronico.
  • Fisioterapico: Rappresenta la prima linea di cura, in quanto le infiltrazioni sebbene utili non sono sostenibili in quanto si sono dimostrate inefficaci sul lungo periodo. Si procede fondamentalmente a stabilizzare la rotula eseguendo esercizi per rinforzare i muscoli quadricipiti, oltre a tecniche di stretching per i muscoli posteriori. Il lavoro successivamente si allargherà anche al piede e all’anca soprattutto per quanto riguarda la parte muscolare è essenziale creare un equilibrio di forze che migliori l’aspetto biomeccanico.
  • Osteopatico: Manipolazioni specifiche per migliorare l’allineamento rotuleo e tecniche miofasciali per migliorare l’elasticità dei tessuti circostanti, nonché tecniche sulla colonna e sul piede per migliorare l’appoggio ed il carico sul ginocchio.

4) Artrosi del Ginocchio

L’artrosi del ginocchio è una malattia degenerativa che porta a un progressivo deterioramento della cartilagine articolare

Sintomi: L’artrosi provoca dolore cronico che tende a peggiorare progressivamente e, nei casi avanzati, può portare a una deformità visibile dell’articolazione. La rigidità mattutina è il sintomo più comune, così come la sensazione di debolezza. Il dolore può aumentare dopo attività prolungate, a fine giornata oppure dopo un periodo di inattività, insieme ad un ritorno della sensazione di rigidità .

Fattori di Rischio: L’età è il principale fattore di rischio, ma anche il sovrappeso, le lesioni pregresse e la predisposizione genetica giocano un ruolo importante.

Diagnosi: La radiografia può mostrare restringimento dello spazio articolare e altre caratteristiche dell’artrosi, mentre la risonanza magnetica può fornire maggiori dettagli sui tessuti molli e sulle condizioni dei menischi. Quando si approccia all’atrosi bisogna considerare che le degenerazioni cartilagine sono un reperto normale che si riscontra in quasi tutte le persone, esiste un’altissima percentuale di uomini e donne con artrosi che sono asintomatiche è bene quindi sempre associare un’attenta valutazione funzionale il dolore potrebbe infatti non risiedere nella degenerazione della cartilagine

Trattamento:

  • Medico: Farmaci antinfiammatori, integratori di condroprotettori e iniezioni di corticosteroidi o acido ialuronico per ridurre il dolore. Nei casi avanzati si può ricorrere a una protesi totale o parziale del ginocchio.
  • Fisioterapico: Esercizi specifici per migliorare la flessibilità articolare e mantenere la forza dei muscoli stabilizzatori.
  • Osteopatico: Approccio mirato alla mobilità articolare per ridurre il dolore, oltre a trattamenti sui muscoli circostanti per limitare il sovraccarico sull’articolazione artrosica.

5) Tendinopatia Rotulea

Nota anche come “ginocchio del saltatore”, è la tendinite più comune dell’arto inferioriore, con questo termine ad oggi si intende una condizione multifattoriale con delle caratteristiche precise.

Sintomi: La tendinite rotulea si manifesta con un dolore concentrato nella parte inferiore della rotula, e si intensifica durante movimenti che richiedono un’estensione esplosiva della gamba come la corsa e i salti, si manifesta quindi come una riduzione alla tolleranza al carico da parte del tendine.

Fattori di Rischio: Gli sport che richiedono movimenti di salto, la presenza di squilibri muscolari (quadricipite debole o poco elastico), possono contribuire allo sviluppo di questa infiammazione, esistono però ad oggi altre cause di  influenze da parte di caviglia, piede, lunghezza degli arti ed anche correlazioni con l’intensità dell’attività fisica e sportiva.

Diagnosi: L’esame clinico e l’ecografia permettono di identificare l’infiammazione e di valutare il grado di coinvolgimento del tendine.

Trattamento:

  • Medico: In caso di dolore acuto, sono consigliati riposo e antinfiammatori, per il tempo strettamente necessario a ridurre la sintomatologia.
  • Fisioterapico: L’intervento riabilitativo inizia già in presenza di dolore. Gli esercizi eccentrici per il quadricipite sono particolarmente efficaci per migliorare la resistenza del tendine, e vengono spesso associati a trattamenti manuali utili a ridurre l’infiammazione.
  • Osteopatico: Trattamenti per migliorare il bilanciamento muscolare, tecniche di rilassamento miofasciale e manipolazioni specifiche spesso indirizzate alla colonna per migliorare lo scarico delle forze.

6) Lussazione della Rotula

La lussazione della rotula è un dislocamento della rotula dalla sua posizione naturale, solitamente verso l’esterno del ginocchio.

Sintomi: La lussazione della rotula si manifesta con un dolore intenso e acuto al ginocchio, accompagnato da una deformità visibile in cui la rotula appare spostata lateralmente. È spesso associata a gonfiore immediato e a una sensazione di instabilità, con difficoltà nel muovere l’articolazione. In alcuni casi, è possibile che la rotula rientri spontaneamente in sede, lasciando comunque una sensazione di debolezza e dolore.

Fattori di Rischio: La lussazione della rotula è comune tra le persone con alterazioni anatomiche predisponenti, come una rotula alta o un solco femorale poco profondo. Sport ad alto impatto, come il calcio e il basket, traumi o movimenti improvvisi possono causare la dislocazione, specialmente in presenza di forti squilibri muscolari o lassità legamentosa.

Diagnosi: L’esame clinico iniziale, associato a una radiografia o una risonanza magnetica, è utile per valutare il danno strutturale e l’eventuale coinvolgimento di altre strutture, come i legamenti e la cartilagine.

Trattamento:

  • Medico: In seguito a una lussazione, è importante immobilizzare temporaneamente il ginocchio per favorire la stabilità e permettere ai tessuti di guarire. Nei casi più gravi o in presenza di recidive, si può valutare un intervento chirurgico per la stabilizzazione della rotula, è sempre bene però come primo approccio tentare un intervento conservativo.
  • Fisioterapico: Gli esercizi di rinforzo per il quadricipite e per il muscolo vasto mediale sono fondamentali per migliorare il controllo della rotula, nel complesso tutto. Si associano anche esercizi di equilibrio e propriocezione per ridurre il rischio di nuove lussazioni, gli esercizi in questa fase prevederanno soprattutto scatti e movimenti rapidi per permettere ai muscoli di adattarsi rapidamente alle sollecitazioni mantenendo la stabilità articolare.
  • Osteopatico: L’osteopatia mira a riequilibrare le tensioni muscolari e articolari intorno al ginocchio e alla rotula, ma anche a distanza (anca, piede, colonna), migliorando la postura e la biomeccanica complessiva per prevenire ulteriori episodi.

7) Deviazioni Assiali del Ginocchio: Valgismo e Varismo

Cos’è il Valgismo e il Varismo
Le deviazioni assiali del ginocchio sono disallineamenti che alterano il normale assetto delle ginocchia e dell’asse delle gambe. Il valgismo, noto anche come “ginocchia a X”, si verifica quando le ginocchia tendono a piegarsi verso l’interno, avvicinandosi tra loro fino quasi a toccarsi, mentre le caviglie rimangono distanti. Al contrario, il varismo, o “ginocchia a O”, implica una condizione in cui le ginocchia si allontanano l’una dall’altra, creando un arco verso l’esterno e facendo apparire le gambe separate, con le caviglie più vicine fra loro. Bisogna partire dal presupposto che queste due condizioni non sono vere e proprie patologie bensì delle potenziali situazioni di sovraccarico che se opportunamente gestite non creano problemi sul lungo periodo

Sintomi
Sia il valgismo che il varismo sono per lo più asintomatiche, con il tempo queste deviazioni possono portare a un sovraccarico dell’articolazione del ginocchio, sul femore sul piede portando a sviluppare infiammazioni e usura precoce della cartilagine articolare. Il valgismo tende a sollecitare l’interno del ginocchio, mentre il varismo sovraccarica l’esterno, causando spesso dolore localizzato in queste aree specifiche.

Fattori di Rischio
Le deviazioni assiali del ginocchio sono spesso di origine congenita oppure possono svilupparsi con l’età, non sappiamo però quanto sono determinate dalla postura scorretta. Bisogna però considerare sempre il possibile squilibrio muscolare soprattutto per far si che durante lo svolgimento di attività quali lo sport il paziente riesca a gestire e distribuire i carichi al meglio.

Diagnosi
Il gold standard è la radiografia che permette di misurare l’angolo di deviazione. La diagnosi clinica include anche una valutazione del cammino e della postura per osservare l’impatto della deviazione sull’intera struttura corporea che è sicuramente il dato più rilevante.

Trattamento:

  • Medico: In presenza di valgismo o varismo significativo, l’uso di tutori o plantari su misura può aiutare a supportare l’allineamento articolare, solo nei casi più estremi si ricorre alla chirugia.
  • Fisioterapico: La fisioterapia per valgismo e varismo si concentra su esercizi di rinforzo per i muscoli stabilizzatori del ginocchio e dell’anca, come i glutei e il quadricipite. Questi esercizi mirano a migliorare la stabilità. Gli esercizi di equilibrio e propriocettivi sono altrettanto fondamentali, è anche essenziale però un lavoro di forza generale su tutto l’arto inferiore al fine di gestire al meglio in dinamica i carichi a cui viene sottoposta la gamba per evitare l’usura precoce ed eventuali traumi da sovraccarico.
  • Osteopatico: L’approccio osteopatico è molto utile per approcciare globalmente tutto il corpo bilanciare le tensioni muscolari e articolari e distribuire al meglio i carichi, quindi oltre all’intero arto inferiore verrà preso in considerazione anche il bacino e la colonna vertebrale.

Il ginocchio è un’articolazione sottoposta a sovraccarico, viene influenzata dall’anca ma anche dall’appoggio del piede, è essenziale per le attività di tutti i giorni (come fare le scale) e praticare sport.

Se soffri di dolore al ginocchio, avrai capito che una valutazione accurata è il primo passo ed il più importante, approfitta della prima visita gratuita per capire l’origine del tuo fastidio e trovare insieme a me il percorso più adatto per recuperare completamente.

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