Dolore alla spalla. Sintomi e trattamenti a Roma

Fisioterapia e osteopatia per tornare a muoversi senza dolore.

La spalla è una delle articolazioni più mobili e complesse del corpo umano, essenziale per compiere molte delle azioni quotidiane come sollevare pesi, spingere o tirare. Quando insorgono patologie che ne compromettono il corretto funzionamento, la qualità della vita può risentirne notevolmente.
In questo articolo scoprirai la differenza tra le varie patologie e quali trattamenti mirati presso lo studio Rehubility possono aiutarti a risolvere il tuo problema.

Anatomia della Spalla: conoscerla per capire il perché del dolore alla spalla

La spalla è composta da tre ossa principali: l’omero (osso del braccio), la scapola (osso della schiena) e la clavicola. Queste ossa formano tre articolazioni principali:

  • Articolazione scapolo-omerale: la più mobile e delicata, permette ampi movimenti del braccio.
  • Articolazione acromio-clavicolare: collega la scapola con la clavicola, supportando il movimento e la stabilità.
  • Articolazione sternoclavicolare: unisce la clavicola allo sterno e consente il movimento del braccio verso il torace.

I muscoli della spalla

La cuffia dei rotatori è un gruppo di quattro muscoli che giocano un ruolo fondamentale nella stabilità e nei movimenti della spalla. Questi muscoli lavorano insieme per mantenere la testa dell’omero centrata nella cavità glenoidea della scapola, garantendo la stabilità dell’articolazione.

  1. Muscolo Sovraspinoso: Origina dalla fossa sovraspinosa della scapola, attraversa lo spazio sotto l’acromion e si inserisce sulla grande tuberosità dell’omero. Il suo compito principale è assistere il muscolo deltoide nell’abduzione del braccio, cioè nel sollevamento laterale.
  2. Muscolo Sottoscapolare: Questo muscolo ha origine nella fossa sottoscapolare, che si trova nella parte anteriore della scapola, e si inserisce sulla piccola tuberosità dell’omero. Il sottoscapolare è il principale muscolo responsabile della rotazione interna della spalla.
  3. Muscolo Sottospinoso: Origina dalla fossa sottospinosa della scapola, situata nella parte posteriore, e si inserisce anche lui sulla grande tuberosità dell’omero. La sua funzione principale è quella di contribuire alla rotazione esterna della spalla.
  4. Muscolo Piccolo Rotondo: Questo muscolo ha origine lungo il margine laterale della scapola e si inserisce anch’esso sulla grande tuberosità dell’omero. Insieme al sottospinoso, agisce come un rotatore esterno della spalla.

La salute della spalla passa attraverso questi muscoli che devono essere forti e reattivi agli stimoli esterni.

Le patologie più comuni della spalla

Ecco una breve descrizione delle patologie della spalla, inclusi dettagli su chi è colpito, la diagnosi, i sintomi e i trattamenti, con un focus particolare sulla fisioterapia. per capire quali indagini svolgere per la diagnosi vai in fondo al capitolo alla sezione diagnosi

1) Tendinite della Cuffia dei Rotatori Conosciuta tempo fa come periatrite scapolo-omerale è l’Infiammazione dei tendini della cuffia dei rotatori, il tendine più colpito è il sovraspinoso che è più esposto per condizioni anatomiche all’usura, quando l’integrità del tendine viene meno abbiamo la lesione parziale o completa del tendine, che comporta spesso impotenza funzionale, se i tendini sono più di uno la lesione è massiva.

  • Chi è colpito: Atleti che usano la spalla in modo intenso (tennisti, nuotatori) o lavoratori che sollevano ripetutamente il braccio sopra la testa.
  • Diagnosi: Esame clinico, ecografia o risonanza magnetica per individuare infiammazione o degenerazione tendinea.
  • Sintomi: Dolore durante l’elevazione del braccio e rigidità e difficoltà ad eseguire alcuni movimenti tra cui la rotazione esterna.
  • Trattamenti: Riposo, farmaci antinfiammatori, fisioterapia con esercizi specifici di rinforzo e stretching, l’osteopatia può supportare il recupero lavorando localmente ed anche a distanza nei distretti che possono influenzare la meccanica dell’articolazione (visceri, cercicale). In casi gravi, chirurgia.

2) Borsite Subacromiale Infiammazione della borsa subacromiale, il cui scopo è quello di favorire lo scorrimento dei tendini, il gonfiore dell’infiammazione e della borsa stessa creano un circolo vizioso che alimenta il dolore e la sintomatologia generale.

  • Chi è colpito: In genere tutte le persone che sottopongono la spalla a stress ripetuti (imbianchino) l’infiammazione può anche essere una risposta ad un trauma acuto.
  • Diagnosi: Esame clinico ed ecografia per rilevare la presenza di liquido nella borsa.
  • Sintomi: Dolore localizzato nella parte supero-anteriore della spalla, tipicamente notturno, con sensazione di gonfiore e aggravato dai movimenti e dall’inattività.
  • Trattamenti: Farmaci antinfiammatori, fisioterapia con tecniche manuali ed una rieducazione motoria. In casi gravi, infiltrazioni di corticosteroidi. Esercizi di rinforzo specifici mirati al riequilibrio muscolare ed alla ripresa di un’adeguata funzionalità dei movimenti della spalla.

3) Lussazione della Spalla Consiste in una dislocazione della testa dell’omero fuori dalla cavità glenoidea, spesso a seguito di traumi, in rari casi dovuta a lassità legamentosa, in alcuni casi è possibile avere una sublussazione quando la dislocazione non è totale. Il 95% delle lussazioni avviene anteriormente una percentuale minore posteriormente o inferiormente. La lussazione può complicarsi se associata alla lesione di hill-sachs (frattura della testa omerale contro la glena) o alla lesione di Bankart (lesione antero-inferiore del cercine glenoideo), spesso queste lesioni aumentano il rischio di recidiva e portano ad una possibilità maggiore di dover ricorrere alla chirurgia.

4) Sindrome da Conflitto Subacromiale Conosciuta anche come impigment consiste in un patologia dolorosa dovuta alla compressione del tendine sovraspinoso tra l’acromion e la testa dell’omero, che risulta risalita riducendo così lo spazio. Quello che ne consegue è una tendinite che può arrivare anche alla rottura del tendine. Spesso la causa è uno squilibrio di forza tra i muscoli della cuffia dei rotatori.

  • Chi è colpito: In genere colpisce le persone che eseguono movimenti ripetuti del braccio durante l’attività lavorativa o durante lo sport, colpisce maggiormente uomini e donne di età superiore ai 50 anni.
  • Diagnosi: Test clinici (Neer e Hawkins-Kennedy), ecografia o risonanza magnetica.
  • Sintomi: Dolore durante l’elevazione del braccio e nei movimenti di rotazione interna, inoltre troviamo ridotta mobilità a fine movimento e debolezza muscolare.
  • Trattamenti: Il trattamento fisioterapico ed osteopatico deve essere mirato, considerando anche l’attività lavorativa o sportiva della persona, il primo obiettivo è ridurre il dolore, tramite massoterapia e chinesiterapia, successivamente si procederà a migliorare la biomeccanica della spalla per ridurre il conflitto, la terza fase prevede il rinforzo muscolare per stabilizzare i risultati.

5) Capsulite Adesiva (Spalla Congelata) Viene chiamata anche Frozen Shoulder, è una patologia della spalla dovuta all’infiammazione della capsula articolare che determina una rigidità progressiva della spalla che può portare ad un vero e proprio blocco, è una patologia invalidante che ha tempi di recupero molto lunghi. possiamo dividere il processo patologico in 3 fasi

  • Chi è colpito: Principalmente colpisce le donne, tra i 35 ed i 60 anni, tra i fattori di rischio troviamo le malattie metaboliche (diabete, iper/ipotiroidismo). Spesso non vi è un vera e propria causa tanto che la patologia viene definita (ideopatica).
  • Diagnosi: Esame clinico per valutare la ridotta mobilità, risonanza magnetica per confermare ispessimento della capsula.
  • Sintomi: nella prima fase i movimenti della spalla sono dolorosi ma possibili, il movimento si riduce progressivamente con il passare dei mesi, questa fase può durare dai due ai nove mesi. Durante la seconda fase mentre il movimento continua a ridursi progressivamente il dolore si riduce, la persona senza rendersene conto evita il movimento doloroso, iniziano a svilupparsi i primi compensi come l’elevazione della spalla, durante la terza fase abbiamo lo “scongelamento” in cui la spalla comincia progressivamente a riprendere il movimento. Se non guidato questo recupero può durare più di 12 mesi,
  • Trattamenti: Il recupero è spesso lungo e faticoso, tramite la chinesiterapia passiva ed uno stretching mirato, muscolare e capsulare, si recupera tutto il movimento articolare, vengono sfruttati anche esercizi di rinforzo muscolare, rieducazione motoria e stretching attivo. Corticosteroidi e farmaci possono aiutare a gestire il dolore ed il recupero, nei casi più estremi si procede a fare delle mobilizzazioni sotto anestesia.

6) Artrosi della Spalla l’artrosi della spalla è una patologia degenerativa che coinvolge la cartilagine dell’articolazione scapolo-omerale. Col tempo, la cartilagine si assottiglia e si consuma, causando attrito tra le ossa, che porta a dolore, rigidità e riduzione della mobilità (per la formazione di osteofiti). Questa condizione è più comune nelle persone anziane o in coloro che hanno subito traumi o sovraccarichi ripetuti alla spalla. l’artrosi è un processo fisiologico che può di per sè non essere la causa del dolore, per cui se presa in tempo è una patologia affrontabile in maniera conservativa

  • Chi è colpito: La patologia è più comune negli anziani o nelle persone che hanno subito lesioni precedenti alla spalla, anche persone che in giovane età si sono sottoposte a chirurgia.
  • Diagnosi: Radiografie che mostrano riduzione dello spazio articolare e osteofiti.
  • Sintomi: Il dolore è cronico, spesso maggiormente presente la sera, tende a peggiorare con il movimento, quando la spalla Dolore cronico, rigidità e limitazione dei movimenti.
  • Trattamenti: La chiave della buona riuscita dell’intervento fisioterapico è la precocità, infatti è possibile migliorare la mobilità e alleviare il dolore, tramite mobilizzazioni, rieducazione motoria, massoterapia. Gli esercizi di rinforzo permetteranno un maggior controllo della spalla ed una minore usura. Le infiltrazioni di cortisone sono utili per il dolore ma possono velocizzare il processo di degenerazione. Nei casi più gravi si ricorre alla chirurgia (protesi).

7) Lesioni del Labbro Glenoideo (SLAP Lesion) è un danno del cercine glenoideo una struttura cartilaginea che circonda la cavità, ed ha il ruolo di aumentare la congruità articolare, in particolare viene colpito la porzione superiore del labbro glenoideo è dovuta spesso a traumi oppure ad usura. in questa struttura si inseriscono anche dei legamenti importanti ed il tendine del capo lungo del bicipite la lesione si divide in tipo I-II-III-IV, a seconda della gravità

  • Chi è colpito: colpisce in particolare atleti, che praticano gesti overhead come lanciatori e nuotatori (spalla del nuotatore), può derivare anche da un trauma acuto della spalla.
  • Diagnosi: Esame clinico e risonanza magnetica con mezzo di contrasto.
  • Sintomi: Dolore profondo, debolezza e scrosci articolari, soprattutto durante il lancio ed al raggiungimento di determinate posizioni o movimenti.
  • Trattamenti: Il trattamento iniziale è quasi sempre conservativo, si procederà attraverso 2 fasi, in una prima fase l’obiettivo sarà quello di ridurre l’infiammazione e gestire il dolore si procederà con una chinesiterapia passiva per migliorare la mobilità grande attenzione verrà posta al recupero della rotazione interna, utile sarà anche la massoterapia decontratturante ed esercizi di attivazione neuromuscolare. In una seconda fase invece si inseriranno esercizi pliometrici e di forza crescente fino al ritorno allo sport, l’osteopatia sarà mirata a risolvere possibili compensi o alterazioni posturali che possono minare la biomeccanica della spalla. Nei casi più gravi e recidivanti in cui il dolore ritorna si procederà tramite la chirurgia.

8) Calcificazioni della Cuffia dei Rotatori è una patologia caratterizzata dall’accumulo di depositi di calcio nei tendini della cuffia dei rotatori che comportano dolore intenso ed una riduzione della funzionalità della spalla, causano dolore e rigidità.

  • Chi è colpito: Colpisce maggiormente le donne tra i 30 ed i 50 anni, attività usuranti e problematiche metaboliche sembrano essere dei fattori di rischio.
  • Diagnosi: Radiografie per visualizzare i depositi di calcio nei tendini.
  • Sintomi: Dolore acuto, spesso notturno, nella porzione anteriore della spalla. Il sintomo si irradia lateralmente e scende lungo il braccio senza superare il gomito ed evitando di risalire verso la cervicale. I movimenti della spalla soprattutto quelli al di sopra dei 90° aumentano il dolore.
  • Trattamenti: Il trattamento può prevedere interventi invasivi come litotrissia eco-guidata, piccoli interventi di artroscopia ed onde d’urto. Prima e dopo comunque è fondamentale svolgere un programma specifico di fisioterapia per alleviare il dolore e migliorare la funzionalità, inoltre è essenziale eliminare possibili cause di recidiva.

4) Diagnosi delle Patologie della spalla

La spalla è un’articolazione che può essere indagata sfruttando tutte le principali metodiche di imaging, la scelta dipende unicamente dal tipo di struttura che si vuole valutare, per evitare indagini non utili o comunque poco significative il primo passo è sempre un’attenta valutazione attraverso l’esame clinico: della mobilità, dei rumori articolari ed utilizzando test specifici, si può individuare la probabile struttura in sofferenza, indirizzando poi il paziente dal giusto specialista ed evitando ritardi diagnostici che possono solo peggiorare la situazione. Andiamo a vedere quali sono i principali mezzi di indagine ed il loro utilizzo.

  • Radiografia: permette di studiare molto bene le articolazioni osservando in particolare le ossa e le cartilagini, viene impiegata per confermare patologie calcifiche, l’artrosi, le fratture e le lussazioni.
  • Risonanza magnetica: permette di studiare molto bene le strutture molli (muscoli, legamenti nervi) trova larghissimo impiego nella spalla perché permette di avere un’idea generale della situazione della spalla. Viene utilizzata nella capsulite adesiva per individuare l’ispessimento della capsula, nella sindrome da conflitto, nelle tendiniti e grazia al mezzo di contrasto anche nella diagnosi della SLAP lesion.
  • Ecografia: permette di studiare bene le strutture molli più superficiali, ed ha il grande vantaggio di essere non invasiva. Viene utilizzata da sola o in associazione con la risonanza magnetica, per diagnosticare le tendiniti della cuffia dei rotatori, le borsiti, e le sindromi da conflitto.

Ricorda che una diagnosi accurata permette di pianificare un percorso terapeutico mirato e personalizzato.

Conclusioni

Il dolore alla spalla è uno dei disturbi più invalidanti, infatti ci impedisce di lavorare, fare sport ed interagire. Non permettere al dolore di limitarti e non aspettare per non rischiare che il disturbo aumenti, prenota una visita gratuita presso lo studio Rehubility e insieme troveremo la soluzione migliore per il tuo caso ed inizierai quanto prima a sentirti meglio ed a riappropriarti della tua quotidianità.

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